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L’Hummingbird Update è il nuovo aggiornamento dell’algoritmo

Marco Maltraversi ci ha preceduto con un post, ma la notizia ormai sta dilagando in tutte le comunità SEO esistenti: è stato annunciato un nuovo aggiornamento dell’algoritmo (pare) molto incisivo.

L’Hummingbird Update (aggiornamento colibrì) è stato annunciato da Amit Singhal, vice presidente “senior” del gruppo search di Google. In un post successivo, oltretutto, lo stesso Singhal scrive:

“Remember what it was like to search in 1998? You’d sit down and boot up your bulky computer, dial up on your squawky modem, type in some keywords, and get 10 blue links to websites that had those words.”

L’aggiornamento colibrì

Singhal ci fa sapere che il nuovo aggiornamento Hummingbird è stato lanciato circa un mese fa, e ha già colpito il 90% delle keyword mondiali (esatto, 90%, non il solito 2-3% dei roll di Panda.

Lo scopo di Hummingbird è quello di migliorare la capacità interpretativa di Google nei confronti di keyword e keyphrases non strettamente convenzionali. L’avvento dei Google Glass, per esempio, porterà un significativo aumento di query vocali del tipo:

  • che tempo fa a Terni?
  • qual’è il cinema più vicino a casa mia?
  • qual’è l’ultimo film interpretato da Nicolas Cage?
  • ecc

Il vecchio sistema di interpretazione delle keyword era di tipo simil “booleano”, come lo definisce lo stesso Singhal. Il motore di ricerca associava le keyword in modo molto meccanico  e “letterale”.

Hummingbird tenta di minimizzare questa debolezza dei motori di ricerca: lo scopo è quello di dare la possibilità agli utenti di cercare qualsiasi cosa utilizzando il linguaggio naturale (quello che userebbero parlando con una persona).

Google cerca di adattarsi alle caratteristiche dell’utente, e non il contrario. Fino a adesso, infatti, siamo noi che ci siamo “abituati” alle “esigenze” del motore di ricerca, e abbiamo modificato le nostre query per renderle più facilmente interpretabili da Google.

Per riprendere uno degli esempi in alto: probabilmente, fino ad ora, io avrei cercato “filmografia Nicolas Cage” oppure “ultimi film Nicolas Cage” per ricercare quell’informazione. Grazie a Hummingbird, e ai suoi sviluppi futuri, sarà sempre più facile usare la forma “naturale” della domanda (come ad esempio “qual’è l’ultimo film interpretato da Nicolas Cage?”).

Risvolti futuri

Se consideriamo che il Not Provided raggiungerà rapidamente il 100%, questo nuovo aggiornamento non è da sottovalutare. Il fatto di dare la possibilità agli utenti di fare query in modo naturale (e quindi NON standard), da origine a migliaia (milioni?) di nuove keyword e nuove longtail, fino ad ora impensabili.

Questo aggiornamento, forse, spingerà i SEO a puntare molto di più sul contenuto/semantica piuttosto che al keyword stuffing, keyword density e altri parametri ormai “superati”?

 

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